UOMINI GIGANTI IN TERRA SARDA............ UNA GROSSA FESSERIA
di Angelo Vinci
Presunto scheletro di gigante. (quando Photoshop la fa da padrona) |
Affermazioni del tipo "la Sardegna conserva le vere prove della presenza degli uomini giganti" scatenano in me una istantanea e irrefrenabile risata. Non bastava l' equazione Atlantide=Sardegna e le fantasticherie ad essa connesse, la collina su cui sorge il castello di Las Plassas vista come una piramide nascosta, la Pompei nuragica della Marmilla. Ora la lista si implementa. Arrivano gli uomini giganti. Per dirla alla Fantozzi e una ca......ta pazzesca. Su via ma come si può affermare ciò senza che vi sia un seppur minimo supporto scientifico. Volare con la fantasia è permesso a tutti. Ma qua si vola a quote troppo alte. Trattare di uomini giganti o presunti tali non rientra tra ciò che più mi appassiona e coinvolge: l' archeologia e la storia. Farò un' eccezione. Affermazioni come quella sopra citata o similari sono solo fantasia allo stato puro. Di uomini giganti o presunti tali, tutte le civiltà susseguitesi nel corso della storia ne hanno parlato. Con altrettanta chiarezza devo ammettere che non è un argomento di esclusiva pertinenza dei tempi nostri. E' argomento trattato da tutte le culture fin da tempi remoti.Ma non possiamo non ammettere che veniva relegato nel' agone mitologico. Gli uomini giganti compaiono in numerose mitologie e tradizioni mitico-religiose di molti popoli. Non vi è cultura o popolo che in passato non abbia avuto tra i sui miti gli uomini giganti. Come possiamo definire gli uomini giganti? Sono figure umane, che hanno come aspetto peculiare una statura straordinaria. In alcune culture il gigante viene assimilato a nemico del genere umano. I giganti sia ora come nel passato suscitano curiosità e interesse. Questo interesse porta anche ai giorni nostri qualcuno dotato di fervida fantasia a fare dichiarazioni roboanti in merito al rinvenimento di scheletri di uomini giganti. Sono dotati di una tale fervida immaginazione che asseriscono convintamente che gli uomini giganti avrebbero calpestato il suolo del nostro pianeta in epoche più o meno remote. Se si da spazio alla razionalità, se si ragiona con le leggi dell' antropologia fisica (branca della scienza che studia l'evoluzione e le caratteristiche fisiche degli esseri umani) e le leggi che regolano la genetica, non possiamo fare altro che considerare tali dichiarazioni fantasiose.
Accettare l' esistenza in tempi remoti di esseri umani che abbiano avuto dal punto di vista antropometrico misure extra-extra-large, significherebbe buttare alle ortiche i risultati di studi seri, fatti da uomini di scienza (certamente non sciamani o stregoni) sull'evoluzione della specie umana. La comunità scientifica ci fornisce i risultati dei propri studi, permettendoci di conoscere l' evoluzione antropologica dell' uomo. Acclarare che siano esistiti esseri umani alti fino a 6 o 10-11 metri, equivale a dichiarare che le leggi fondamentali dell' ereditarietà sono aria fritta. Oggi lo studio più approfondito del genoma umano ci ha reso disponibile conoscenze più dettagliate sui rapporti che intercorrono tra gli abitanti di una determinata area geografica della terra e i loro antenati. Se si afferma che in un determinato luogo della terra in un lontano passato abbiano vissuto uomini giganti, deve avere come fatto conseguenziale rapportato ai giorni nostri, la presenza in quel luogo di uomini che antropologicamente siamo similari o quasi ad essi. Se viceversa i raffronti antropometrici tra i referti ossei (scheletri interi o parte di essi) di antenati vissuti in quegli stessi luoghi migliaia di anni fa e degli attuali abitanti ci indicano una variazione della statura nel' ordine di qualche centimetro, ci induce a constatare che i giganti non calpestarono il suolo di quel luogo. La genetica ci insegna che le caratteristiche fisiologiche di un individuo colore della pelle, tratti sommatici del viso, statura e altro vengono trasmessi da un individuo a un altro nel processo riproduttivo della specie, e conseguentemente alla loro progenie. In sintesi se uomini giganti (dando per assunto che sia da considerare un gigante un individuo alto oltre tre metri) siano realmente esistiti in tempi remoti in un determinato luogo la loro progenie deve necessariamente conservarne le caratteristiche genetiche proprio in funzione delle leggi che regolano la genetica .
I giganti hanno avuto e avranno ancora un forte impatto sulla credulità popolare. Fanno presa. Quando si tratta di argomenti come l' antropologia occorre stare con i piedi ben saldi per terra, e non fare roboanti dichiarazioni su presunti ritrovamenti di scheletri di uomini giganti senza essere in grado di darne evidenza con prove inconfutabili. Le foto che sono state messe in circolazione dalla schiera di pseudo antropologi sono dei meschini fotomontaggi. Parlare del rinvenimento di uomini alti 11 metri come pare sia avvenuto a Cartagine nel 600 d.C. è fantasia. Fantasia è pure il rinvenimento di scheletri di 5,18 o di 3,50 metri di Ceylon e del Pakistan. Questi sono solo alcuni casi di rinvenimenti per cosi dire "eccezionali". Potrei citarne tanti altri, ma già questi danno la misura di quanto si sia volato alto con la fantasia. Devo ammettere che di scheletri di uomini di statura ben oltre la norma (diciamo tra i 2 e 2,50 mt.) ne sono stati rinvenuti in varie parti del mondo. Non si tratta però di giganti nel senso stretto del termine ma di uomini di altezza fuori dal comune affetti da una patologia nota come gigantismo.
I giganti hanno avuto e avranno ancora un forte impatto sulla credulità popolare. Fanno presa. Quando si tratta di argomenti come l' antropologia occorre stare con i piedi ben saldi per terra, e non fare roboanti dichiarazioni su presunti ritrovamenti di scheletri di uomini giganti senza essere in grado di darne evidenza con prove inconfutabili. Le foto che sono state messe in circolazione dalla schiera di pseudo antropologi sono dei meschini fotomontaggi. Parlare del rinvenimento di uomini alti 11 metri come pare sia avvenuto a Cartagine nel 600 d.C. è fantasia. Fantasia è pure il rinvenimento di scheletri di 5,18 o di 3,50 metri di Ceylon e del Pakistan. Questi sono solo alcuni casi di rinvenimenti per cosi dire "eccezionali". Potrei citarne tanti altri, ma già questi danno la misura di quanto si sia volato alto con la fantasia. Devo ammettere che di scheletri di uomini di statura ben oltre la norma (diciamo tra i 2 e 2,50 mt.) ne sono stati rinvenuti in varie parti del mondo. Non si tratta però di giganti nel senso stretto del termine ma di uomini di altezza fuori dal comune affetti da una patologia nota come gigantismo.
Per ogni etnia vi è una satura media che viene presa come base a cui sommando una certa percentuale di maggiorazione si determina, il limite oltre i quale l' individuo è da annoverare di altezza fuori dal comune per quel gruppo etnico. Anche ai giorni nostri vi possono essere uomini con statura fuori dalla norma. Si tratta di persone affette da gigantismo. Il gigantismo è una malattia legata a una disfunzione delle ghiandole pituitarie responsabili dell’ormone somatotropo. Questo ormone è noto come ormone della crescita prodotto dall' ipofisi. Chi è affetto da tale disfunzione può superare abbondantemente i due metri di altezza. Il record per l’uomo più alto del mondo è attualmente detenuto dall’ ucraino Leonid Stadnyk, alto 2.39 metri. Mentre l’uomo più alto che la storia ricordi fu Robert P. Wadlow che raggiunse nel 1940, anno della sua morte 2.72 metri d’altezza. Come accennato precedentemente molti rinvenimenti di scheletri e di ossa di misura "fuori norma" sono da ricondurre al gigantismo. Patologia che come il nanismo è sempre esistita. Il gigantismo in medicina viene definita "Acromegalia". L'Acromegalia è una malattia rara determinata dall'eccessiva produzione da parte dell'ipofisi dell'ormone della crescita(GH, Growth Hormone). Aspetto importante è che questi scheletri sono stati o sono disponibili non sono "nascosti" o "spariti" come i fantomatici scheletrici di uomini alti 4-5-6 metri. Una prassi ormai consolida attuata da chi rinviene schelti di uomini giganti prevede che i reperti ossei di esseri giganteschi scompaiono nel nulla o vengano distrutti chissà da chi e perché. Quando si sa che non vi è nulla di attendibile, questa la via più breve e semplice per sottrarsi al dibattito e al confronto. Di riferimenti ad esseri giganteschi i testi antichi ne sono pieni. Abbiamo l' imbarazzo della scelta.
Anche il sacro libro della Bibbia menziona i giganti. Sta scritto: "C’erano sulla Terra i giganti a quei tempi - e anche dopo - quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi…” (Antico Testamento, Genesi – 2 Samuele). Viene menziona il gigante Golia sconfitto da Davide e Mosè che sconfigge esseri giganteschi. Nella antica Grecia i riferimenti ai giganti sono tanti. Il più noto sicuramente è Polifemo. Diciamo che in tutte le antiche culture, europee, asiatiche, africane, americane i riferimenti ai giganti sono presenti, ma sempre a sfondo mitologico. Il grande popolo Maya (che in quanto a mitologia non è da meno a nessuno) stando a quanto si legge nel - Manoscritto messicano di Pedro de los Rios: “Prima del diluvio che si verificò 4008 anni dopo la creazione del mondo, la terra di Anahuac era abitata dagli Tzocuillixeco, esseri giganteschi…”. Fatte queste premesse veniamo agli "Uomini Giganti di Sardegna" come qualcuno con molta spregiudicatezza li definisce. Vengono messe in piedi teorie che non si reggono. Teorie che non sono supportate da prove certe, inconfutabili. Certamente costoro fanno leva sulla credulità popolare. La presunta presenza dei giganti in un passato remoto in terra Sarda è pura eresia. Giustamente gli archeologi non danno alcun peso a queste strampalate teorie, in quanto non hanno alcunché di credibile. Sta divenendo una consuetudine. Periodicamente come per incanto spunta fuori qualcuno che con dichiarazioni roboanti cerca di convincerci che in un passato assai remoto esseri giganteschi calpesrarono il suolo della Sardegna.
In una località della Sardegna, per la precisione Pauli Arbarei (in provincia di Cagliari), la querelle sui fantomatici giganti è abbastanza accentuata. Direi che in quanto a fantasia non scherzano. Tutti parlano di scheletri di giganti. C' è chi pur non avendo mai visto uno scheletro di questi fantomatici giganti, ne parla per un tramando orale degli anziani o per diretta testimonianza. Quando poi si chiede la visibilità dei referti ossei, si cade nel vago. C' è qualcuno in questa località che attingendo a reminiscenze della fanciullezza, dice di aver visto uno scheletro talmente grande i cui arti superiori erano lunghi circa 1 metro e 20 e la testa grande come un televisore da 26 pollici (TV a colori o B/N ?). Il tizio asserisce che "il corpo appariva mummificato". Ha anche notato la pelle ben conservata, tanto da identificarne il colore (color caffè latte) e perfino in trasparenza i legamenti.
Non paghi di queste strampalate dichiarazioni ci si spinge ancora più in la verso la ridicolaggine più assoluta. Qualcuno con convinzione dichiara che in un tempo assai remoto nelle vicinanze di Pauli Arbarei si sviluppo una civiltà (il cui popolo era costituito da uomini giganti) che avrebbe costruito edifici templi e udite udite perfino piramidi. Altra baggianata. Questa civiltà sarebbe da collegare al mito di Atlantide. Assolutamente ridicolo. E' tutta una contraddizione. In primis; o è scheletro o corpo mummificato. Il corpo mummificato ha sempre un colore brunastro e la pelle ha consistenza come il cuoio. Il tutto mi pare inverosimile. Ognuno è libero di raccontare e scrivere ciò che vuole, sta poi a chi ascolta o legge, incamerare ciò che ascolta o legge come fatto possibile, o piuttosto incamerarlo nel' agone dei racconti fiabeschi. Pensare che le tombe dei giganti siano state utilizzate per la sepoltura dei "Giganti sardi" o che i nuraghi siano stati costruiti dagli stessi giganti è vaneggiamento allo stato puro. L' archeologia (quella seria per intenderci) da tempo ha stabilito quale era la funzione delle Tombe dei Giganti: luogo di sepoltura collettivo. Il rinvenimento contemporaneo di numerosi scheletri al loro interno ci induce a pensare che questa fu la funzione assegnatagli dagli antichi abitanti della Sardegna nuragica. Nulla e niente fino ad ora ha contribuito a favore della tesi che tali tombe fossero il luogo di sepoltura di uomini giganti. Nessun rinvenimento di scheletri giganti è stato fatto in nessuna tomba dei giganti. Non si può ipotizzare come fanno taluni che tutte le costruzioni megalitiche siano opera di esseri umani di enorme altezza. L' associazione costruzione megalitica=uomini giganti trova riscontro solo nelle favole. Di presunti scheletri giganti pare che ne siano stati rinvenuti anche in altri luoghi della Sardegna.
Qualche domanda me la pongo. Ma dove sono finiti gli scheletri di questi esseri giganteschi?. Sono stati distrutti ? A che scopo ? Facevano paura?. A chi?. Domande legittime, a cui mi sento di dare una sola risposta: NON È MAI ESISTITO NESSUN POPOLO DI GIGANTI CHE ABBIA VISSUTO IN SARDEGNA.
dente di un presunto gigante di Pauli Arbarei (????)
Se si rinviene un referto riferibile al lontano passato di qualsiasi natura esso sia, che magari potrebbe darci la possibilità di riscrivere la nostra storia perché mai dovremo occultarlo. A quanto pare questo sembrerebbe avvenuto per gli scheletri dei giganti. Acclarare che siano esistiti uomini giganteschi senza esibirne le prove e rendere le stesse disponibili a "tutti" non ha nessun senso. Studi antropologici sulle antiche popolazioni sarde hanno dimostrato che la statura media in età nuragica (età del bronzo) era pari a 166 cm per gli uomini e 153 cm per le donne. Da studi fatti subito dopo l' unità d' Italia riguardanti i ragazzi chiamati al servizio di leva nati tra il 1853 e il 1859 e risultato che l' altezza media era di 163 cm. L' altezza media dei sardi di oggi è di 171,3 cm. Come si può notare lo scostamento tra gli antichi abitanti della Sardegna e gli attuali è assai risicato. Pochi cm non metri. Nella grotta naturale di Sisaia è stato rinvenuto lo scheletro di una donna adulta che risulta dall' esame antropometrico alta 150 cm. Sicuramente non un gigante. Fino ad oggi il responso antropometrico degli scheletri, o parti di esso fatti in Sardegna hanno permesso di stabilire che l' altezza degli antenati dei sardi era tutt' altro che tipica dei giganti. Scheletri di individui riconducibili sia alla cultura di Ozieri che di Monte Claro, all' esame antropometrico hanno restituito una statura non superiore a 152 cm. Assai evidente che erano tutt'altro che giganti.
Da studi fatti sul DNA de sardi contemporanei e dei sardi nuragici, ne è scaturito che gli abitanti dell' Ogliastra hanno nelle loro vene una percentuale molto alta di "sangue nuragico". Ovvero dei sardi che abitarono la Sardegna 3.000 anni fa. Una diretta discendenza dal popolo nuragico, anche se in misura minore rispetto all' Ogliastra è stata riscontrata anche nel resto dell' isola, compreso il territorio in cui ricade il comune di Pauli Arbarei (dove pare prolificassero i giganti). Questi sono dati scientifici e non li comunica uno qualsiasi ma Guido Barbujani professore di genetica dell’Università di Ferrara considerato nel mondo accademico uno tra i massimi esperti di genetica. Questi dati ci autorizzano ad affermare con assoluta certezza che le genti che da sempre hanno abitato la Sardegna erano tutt' altro che giganti.
A dire il vero di giganti in Sardegna ve ne sono. Si trovano a Cabras e sono DI PIETRA SENZA SCHELETRO.
Ai sostenitori del fantasy "Uomini giganti Sardi" dico: lasciare perdere queste straparlate teorie godetevi la grandezza e maestosità dei nostri nuraghi che stagliati nel paesaggio in ogni angolo di Sardegna maestosi e superbi testimoniano la grandezza del popolo che li edifico. Godetevi i giganti di Monte Prana che ci danno una testimonianza tangibile di quanto grande fu la civiltà che li produsse.