domenica 18 maggio 2014

La bandiera dei quattro mori tra leggenda e realtà.

di Vnci Angelo

Bandiera dei quattro mori come è oggi

Quante volte nelle manifestazioni pubbliche (concerti, raduni vari o altro ancora) avrete visto sventolare la bandiera della Sardegna. Tante, tantissime volte perché ovunque fuori dall' isola  i sardi la sventolano con orgoglio. Una bandiera,  uno stemma in cui i sardi tutti  si riconoscono. Certamente a  qualcuno verrà da dire "allora che c' è di tanto importante è  solo una  bandiera è una una bandiera come tante". Certo è una bandiera.  Una semplice bandiera è vero, ma che accomuna tutti i sardi da nord a sud dell' isola. In essa i sardi si  identificano. Un vessillo che a vederlo sventolare inevitabilmente   richiama alla mente la Sardegna. Lo confesso in più di una occasione trovandomi fuori dall' isola mi sono emozionato non poco a vederla sventolare. I sardi chiamano   confidenzialmente la loro bandiera: I QUATTRO MORI.  Ma quanti tra i sardi ne conoscono la storia? Quanti ne conoscono le motivazioni che hanno portato ad accettare la simbologia in essa raffigurata.   Credo non siano poi cosi tanti. Buona parte  dei sardi ha la convinzione che i quattro mori con la benda sulla fronte  rappresentino gli altrettanti  regni della Sardegna medievale: i giudicati. Facile associazione: quattro giudicati=quattro mori . Se proprio si volesse fare un simile accostamento la logica imporrebbe che siano rappresentati gli stemmi dei quattro giudicati. C' è chi  pensa che sia un vessillo relativamente giovane. Diciamo che ha i suoi anni.  Ha una vetustità assai sostenuta. Facciamo un po' di chiarezza. Sull' origine della bandiera e sul significato dei quattro mori ne parlerò più avanti. Il  19 giugno del 1950 si tenne la prima  assemblea del Consiglio Regionale della Sardegna . Tra i tanti punti all' ordine del giorno fu posta la  scelta dello stemma che avrebbe dovuto rappresentare la Sardegna. L' Assemblea Regionale  quasi all' unanimità decise di adottare lo stemma con i quattro mori: sos batteros moros. Il 5 luglio del 1952 un Decreto del Presidente della Repubblica ne autorizza l' uso. Lo stemma scelto fu lo stemma già in uso durante il periodo di occupazione aragonese (triste e buio periodo per la Sardegna). I regnanti sabaudi con poca voglia di cambiamento (facilmente desumibile dall' analisi storica sotto l' aspetto socio/culturale nei primi cento anni della loro presenza sull' isola) decisero di utilizzare lo stesso stemma. La stilizzazione è ovvio fu diversa sia per gli Aragona, che per i Savoia. La scelta che fece L' Assemblea Regionale, probabilmente fu il  frutto di una  considerazione: la Sardegna da tanti secoli (cinque) veniva identificata in quello stemma. La scelta fatta mirava a dare continuità a tale identificazione. Per conoscere la storia della bandiera dei QUATTRO MORI (come viene appellata dal popolo sardo) occorre percorrere a ritroso la storia fino al periodo in cui i Catalano-Aragonesi presero possesso della Sardegna. Lo stemma dei quattro mori compare per la prima volta nei sigilli in piombo della Cancelleria Reale aragonese. Nell' archivio storico comunale di Cagliari sono conservati alcuni documenti chiusi con tali sigilli, appartenuti  a Giacomo II° e Alfonso il Benigno entrambi re  d' Aragona. Gli Aragonesi divennero re di Sardegna a seguito della creazione (avvenuta il   4 aprile 1.297) da parte del Papa Bonifacio VIII del regno di Sardegna. Lo stesso Bonifacio VIII dopo la  creazione del regno  accordo la "licentia invadendi" agli Aragona per permettere agli stessi di legittimare il possesso dell' isola. A seguito della conquista di fatto dell' isola ad opera del sovrano aragonese Alfonso IV nell' anno 1.323 lo stemma con i quattro mori in campo bianco con croce rossa, fu adottato  per il nuovo regno di Sardegna. Regno creato dal nulla e poi  regalato da generoso Papa Bonifacio VIII alla casata Aragonese. Questo stemma fu in  uso dalla casata iberica degli Aragona fin dal XIII secolo. Sul  significato intrinseco dei quattro mori  raffigurati nello stemma  che era in uso da molto tempo da parte degli Aragona vi sono le più disparate versioni. Tutte caratterizzate dal mito e dalla leggenda. Non esiste nessun documento che riporti dati sufficienti che permettano di stabile in che periodo inizio l'  adozione di tale stemma a  stemma identificativo della casata. Tra le tante versioni conosciute  è da mettere in risalto quella che riconduce alla battaglia di Alcoraz combattuta dagli Aragonesi contro i mori (19 novembre 1.096). Nella battaglia il  Re Pietro I° sconfisse pesantemente  i mori guidati dal saraceno  Abderramen. La leggenda narra che dopo la vittoria le truppe aragonesi  issarono insieme alle insegne dei Conti di Barcellona (scudo con quattro pali rossi in campo giallo)  uno  stemma che riportava nei quattro quarti bianchi formati dalla croce rossa (la croce di San Giorgio) la testa di un  moro con la benda sulla fronte. La motivazione sulla comparsa di tale stemma  fu probabilmente legata al ricordo della battaglia e alla vittoria sui saraceni. Quando gli Aragonesi ricevettero "in dono" la Sardegna decisero di assumere lo stemma con i quattro mori come bandiera del regno di Sardegna.
Il  vessillo con i quattro mori   fu innalzato dalle truppe aragonesi durante la battaglia (infausta per i sardi) combattuta a  Sanluri  la domenica mattina del 30 giugno del 1.409 in una località tristemente nota come Su Occidroxiu (il mattatoio). Le truppe  sarde innalzavano  la bandiera con raffigurato l’albero eradicato (stemma del giudicato d’Arborea (l' ultimo dei quattro regni che ancora teneva testa agli Aragonesi). Istintivamente si può pensare che il vessillo degli Arborea fosse la bandiera in cui tutti i sardi si riconoscevano. Ma non è cosi.  La Sardegna medievale era divisa in quattro giudicati indipendenti.  Ogni giudicato (un regno a tutti gli effetti) aveva la sua bandiera, il proprio vessillo. 


L’albero eradicato  era il vessillo di uno dei quattro giudicati, quindi di una parte della Sardegna.  Come ben noto tre dei quattro  giudicati dopo la regalia fatta alla casata aragonese dal Papa  Bonifacio VII, persero l' indipendenza. L' unico giudicato che poteva esprimere la propria piena autonomia e indipendenza nei confronti degli Aragona era il giudicato d' Arborea. In quel preciso momento storico quasi tutta la Sardegna era unificata sotto il controllo di una unica entità statuale: il giudicato d' Arborea. Agli aragonesi rimasero ben pochi lembi di territorio sardo da controllare. Quindi è normale che quel vessillo venisse visto da quei sardi che affiancarono gli Arborensi come la bandiera di  tutti i sardi. Ma di certo non era il vessillo unitario di tutta la Sardegna. La bandiera con i quattro mori   non rappresenta i quattro giudicati della Sardegna medievale come sostenne Antonio Era (insigne giurista dell' Università di Sassari) nella motivazione alla contrarietà della delibera dell' Assemblea Regionale del 1.950. Ma è altrettanto vero che da 600 anni la bandiera con i quattro mori identifica la Sardegna. Perché  mai dovremo adottare una bandiera con il simbolo dei quattro giudicati medievali.  Fu quello un periodo dove le divisioni nel popolo sardo erano accentuate più che mai. Se allora lo spirito di appartenenza comune alla propria  terra, fosse stato più forte e più radicato in seno ai sardi (in primis tra le casate dei regnanti giudicali) oggi staremo a discutere di un' altra Sardegna.
  Una Sardegna come entità statuale.


Quando Emilio Lussu nel 1921  fondò il Partito Sardo d’Azione, adotto i quattro mori come proprio simbolo. Tra le motivazioni  di fondo che spinsero Lussu a fondare quel partito sicuramente vi era la ricerca dell' unita tra i sardi. Unità che ahimè che ancora non la vedo concretizzata. La scelta a simbolo del partito dei quattro mori fatta da  Lussu ci fa intuire che egli in quel vessillo vedeva identificata la Sardegna.  C' è chi critica questa scelta asserendo che una "vera sardità"  l' avrebbe attestata  lo stemma dell’albero eradicato del giudicato d’Arborea. No assolutamente no. Non si può identificare la Sardegna con tale stemma. Già in epoca giudicale ancor prima che si affacciassero sulla scena gli Aragona non era questo  lo stemma  a cui associare  la Sardegna intera. Identificava  il  solo giudicato d' Arborea: una porzione della Sardegna.  Una nazione un popolo ha come simbolo di riconoscimento la propria bandiera. Tanto maggiore l' arco temporale di uso della propria  bandiera e più intensamente ci si  sente accomunati sotto quel simbolo. Certo ogni bandiera ha una storia. La bandiera di BATTEROS MOROS stemma della Sardegna viene  sventolata con orgoglio dai sardi dentro e fuori dall' isola. Viene  considerata  come simbolo di appartenenza alla Sardegna. Ai detrattori della bandiera dei BATTEROS MOROS direi di chiedere a quanti più sardi possibile se non amano questa bandiera, e se intendono cambiarla. Do per scontato che prevalga nelle risposte  all' amore e l' insostituibilità dei BATTEROS MOROS