venerdì 5 aprile 2013

Dalle Origini al Paleolitico

di:  Angelo  Vinci    
                                                                                                         
 


 
 Vi siete mai posti questa domanda ? Ma la Sardegna geologicamente da quanto esiste ? La Sardegna è una delle terre emerse più vecchie del mondo. Ma pur essendo una delle terre emerse più vecchie del mondo non sempre ha occupato la posizione attuale nel Mare Mediterraneo. Da uno studio fatto da alcuni ricercatori olandesi di qualche anno fa, è risultato che la Sardegna era parte integrante della costa Nord-Orientale della penisola Iberica. Circa 29 milioni di anni fa iniziò l' allontanamento dalla costa Iberica e la rotazione, che porto alla posizione attuale. Questa operazione durò circa 13 milioni di anni, e si concluse nel Miocene inferiore. La posizione della Sardegna ha assunto una grandissima importanza, in quanto ha permesso ai popoli antichi nelle loro migrazioni via mare dal Sud Mediterraneo al Nord Mediterraneo, di sfruttare questa direttrice e di avere nella Sardegna un punto di appoggio. Non vi è dubbio che la Sardegna sia stata un ponte ideale per le migrazioni delle genti che provenivano dalle coste del Nord Africa e che si affacciano nel Mediterraneo. Sul finire della sua evoluzione geologica in Sardegna l' attività vulcanica andava diminuendo e le stesse divenivano più tranquille. Al cessare delle attività vulcaniche vi fu un susseguirsi di immersioni ed emersioni che portarono alla conformazione geologica che oggi conosciamo. Altro aspetto è che assai probabilmente mentre tutto ciò avveniva l' uomo aveva già fatto la sua comparsa sulla terra. Secondo il parere degli studiosi la Sardegna inizia la sua evoluzione geologica tra 520 e 488 milioni di fa nell' era Paleozoica in pieno Cambriano. In Questo lungo periodo geologico si formano le foreste pietrificate di Zuri e di Martis come pure la pianura (o con termine geologico fossa) del Campidano. Il monte Arci diviene un importante vulcano. Il monte Arci per le antiche popolazioni della Sardegna (e forse non solo) diverrà una enorme fonte di ossidiana. L' ossidiana è un vetro vulcanico che i popoli antichi usavano per la costruzione dei loro utensili, specie da taglio e da incisione.  L' Ossidiana era considerata "l' oro nero" della Preistoria.
Pezzo grezzo di ossidiana







Fino al 1830 la Preistoria non aveva una divisione che ne distinguesse i vari periodi evolutivi. Furono alcuni archeologi danesi che proposero di dividere la preistoria in tre periodi: "Età della Pietra,  Età del Bronzo e Età del Ferro" . Queste suddivisioni corrispondevano al tipo di materiale usato per la costruzione degli oggetti di uso comune. Oggi usiamo due termini Paleolitico e Neolitico Sono stai proposti da un archeologo inglese John Lubbock nel 1865.
Nelle culture più antiche  l' industria principale era riferibile alla lavorazione della pietra, del legno, delle ossa e altri materiali certamente deperibili. Queste culture vengono indicate utilizzando il termine Paleolitico (pietra antica). Il Paleolitico si estende per quasi tutta l' era geologica del Quaternario. Questa era geologica fu assai tumultuosa, in quanto caratterizzata da sconvolgimenti dell' assetto geologico. Vi furono un susseguirsi di glaciazioni, mutamento del livello dei mari, continue eruzioni vulcaniche, movimenti locali del suolo. Le glaciazioni ebbero diretta conseguenza nell' emersione di nuove terre. Le nuove terre emerse permisero di mettere in contatto tra loro quelle terre che fino ad allora erano rimaste isolate. La conseguenza di ciò fu il passaggio di flora fauna e popolazioni da una terra all' altra. Le attività economiche delle popolazioni di questo periodo erano essenzialmente basate sulla pesca, sulla caccia e la raccolta spontanea dei prodotti vegetali. L' allevamento degli animali e l' agricoltura era del tutto assente.
 
Statuetta di Cuccuru Mannu
 
 L' uomo in Sardegna quasi certamente fa la sua comparsa  già dal Paleolitico. Le testimonianze non mancano. La prima attestazione della presenza umana già dal Paleolitico risale alla fine degli anni settanta del secolo scorso. Un ricercatore dilettante milanese durante la perlustrazione dell' alveo del fiume Altana, nel comune di Perfugas), trovo alcuni strumenti di pietra risalenti al Paleolitico. Questa fu una scoperta che permise di rivedere la teoria secondo cui l' uomo apparve in Sardegna non prima del Neolitico. Gli studiosi iniziarono a chiedersi come fosse potuto arrivare l' uomo in Sardegna. Dal continente ? Dalla Corsica ? Forse dalla penisola Iberica dalle isole Baleari ? . Una risposta certa non si può avere. Oltre che ai ritrovamenti del fiume Altana, ci sono stati altri ritrovamenti in altri siti che attestano la presenza umana in Sardegna nel Paleolitico. Tra i più importanti  vi sono: Sa Coa e Sa Multa e Sa Pedrosa-Pantallinu presso Laerru.
 
Reperti in selce e in osso